Laser ed eccimeri

La fotoablazione con laser ad eccimeri consiste in un raggio di luce ultravioletto che guidato e modulato da un computer realizza una particolare interazione con il tessuto corneale stesso.

Il laser modifica il raggio di curvatura della superficie esterna corneale asportando, in pochi secondi, alcuni millesimi di millimetro ("micron") di cornea con elevatissima precisione e senza danno al tessuto circostante.

Attraverso una vaporizzazione istantanea del tessuto corneale si attua un rimodellamento dello stroma corneale superficiale.

Tecniche Chirurgiche

laser


L'effetto ottenuto in tal modo è la modifica del potere diottrico della cornea con l'eliminazione in parte o del tutto del deficit visivo del paziente.
Le tecniche chirurgiche più usate sono: PRK, LASIK, LASEK, EPILASIK.
Nella PRK il trattamento laser viene eseguito direttamente sulla cornea, dopo aver rimosso l'epitelio, che ne rappresenta lo strato più superficiale (40- 50 micron). A fine intervento viene posizionata una lente a contatto che viene rimossa dopo quattro giorni in seguito alla completa riepitelizzazione. Il recupero visivo è progressivo ed è completo dopo 10-15 giorni.

Fotoablazione

laser

La fotoablazione rimodella il profilo della curvatura corneale al davanti del foro pupillare ed asporta solo la quantità di tessuto programmata per la correzione del difetto refrattivo. E' preferibile che lo spessore stromale residuo sia di almeno 400 micron. La PRK eseguita con laser ad eccimeri di ultima generazione, guidata dai software più avanzati, è la tecnica di scelta per la correzione di ametropie lievi e medie, sempre che le condizione di spessore e curvatura corneale ne permettano l'effettuazione e non siano presente altre controindicazioni.

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